La nostra storia dal 2005

La Barefoot Surf School è una scuola di surf nata dall’amicizia… Fra Simone e Francesco, dalla voglia di praticare il surf e condividere il proprio mondo di onde e di mare con tutti. La scuola è stata la prima, nel 2005, ad offrire lezioni di surf nel Lazio, con il metodo più valido al mondo ed efficace: International Surfing Coaching Program. Gli istruttori appartengono alla International Surfing Association (ISA) e sono stati formati direttamente da Peter Cook di Surfing Australia.
Il surf, imparato con passione e il giusto metodo...
… Ti fa riscoprire la capacità di sorridere senza pensieri, di viverti il presente e capire le tue vere capacità, molto più ampie di quanto crediamo nella vita di tutti i giorni, mostra a noi stessi chi siamo e offre la chiave per conoscere il mare in sicurezza, la possibilità di capirlo e di muoversi al ritmo del suo respiro.
Grazie al nostro impegno costante e alla crescita di allievi e di istruttori, in esperienza e numero, possiamo garantire un attività aperta tutto l’anno, un insegnamento efficace che permette ad ognuno di surfare fin dai primi tentativi e senza rischi.
La scuola è nata quasi per caso. L’occasione di praticare un corso professionale per l’insegnamento della disciplina del surf offerta dalla Surfing Australia e patrocinata dalla nascente Surfing Italia, si presentò 10 anni fa, in primavera. Simone, Francesco e altri amici, amici di onde, di surf sessions, di tramonti e feste, si sono ritrovati a condividere un’esperienza unica, mai verificatasi in Italia.
Il primo lavoro all’ISE (Italia Surf Expò), ci ha visto timidi ma pieni di voglia di insegnare. La cosa più bella è la felicità e la gratitudine che le persone ti manifestano alla fine delle lezioni: ti riempie i pensieri, ti fa sorridere, ti fa riscoprire la passione di apprendere il surf negli occhi di chi hai di fronte.
Sono passati nove anni, fra lezioni ed eventi; Barefoot Surf School ha sempre portato avanti la propria idea: dare la possibilità a tutti di imparare il surf, creare una community di surfisti che rispettano il mare, gli altri e se stessi.
A distanza di anni ci capita di rincontrare in acqua amici e allievi che hanno spiccato il volo grazie alla propria voglia di imparare. Vedere che attraverso il nostro metodo riescono a sorpassare ostacoli e a interagire con il mare sapendolo osservare e capire ci motiva e stimola a dedicarci sempre al meglio nel nostro insegnamento.

Simone

Istruttore L2 International Surfing FISW CONI, preparatore atletico, giudice di gara shortboard & longboard, assistente al salvamento, coach certificato atleti professionisti, operatore primo soccorso certificato BLSD, Yachtmaster Ocean.

…Vedo le onde ad occhi chiusi, tra albe e tramonti, il profumo dell’acqua sul colore del sole, il bianco dei pensieri che diventa parte del tutto, come la schiuma che si scioglie nel mare …Vedo le onde in me stesso e in ogni cosa che faccio…

Ciao a tutti, sono Simone e pratico il surf dal ’98.
Cosa è per me il surf o cosa sarebbe la mia vita senza tutto ciò che di bello mi regala e che mi mostra, fra mari, oceani, tramonti, persone, sorrisi?
Praticare il surf mi permette di comprendere quanto è immenso il mare e quanto ognuno di noi è sconfinato nelle proprie emozioni, pensieri, nella capacità di vivere ogni istante della propria vita… Mi insegna che ogni attimo è come un onda che arriva da un punto imprecisato dell’orizzonte, un energia unica e solitaria in un mare di momenti, destinata a rimanere tale, senza nessuno a percorrerla, a renderla propria, speciale, a definirla in un istante che si ricorderà sempre, soglia e confine del nostro migliorarci.

Iniziai a praticare il surf tardi si potrebbe pensare… non lo è mai… a 19 anni… nel passaggio dall’essere ragazzo al divenire uomo… molti spigoli mi ritrovavo addosso, nel mio essere, giorno dopo giorno, in instancabile perfezionista, perso in un mondo di poligoni. Al Circeo, da Saporetti, il fratello (di 11 anni) della mia ragazza di allora, mi prestò la sua tavola, dandomi due consigli su come non darmela in testa e mostrandomi il mare e le onde… ringrazierò sempre Marco per il suo gesto… non per la sua tavola una 6’1”, piccolissima. Dopo essermi ribaltato per 1 ora con la sua tavola decisi di noleggiarmi la Malibu dello stabilimento… stetti in acqua altre tre ore e uscii con un sorriso spalmato ovunque e tanti tagli causati dalle pinne. Lo stesso inverno, fra un esame all’università e un altro, riuscivo fuggire a Torvaianica a fare pratica, senza la benchè minima cognizione di quello che facevo, ma imparando da solo, proprio per la mancanza di scuole, nutrito a secchi di video di surf ogni sera prima di andare a dormire… all’epoca, c’era il VHS, e mi ricordo, su consiglio di un amico, di essermi fatto 50 km attraverso Roma per noleggiarmi, alla videoteca di via Somalia, Endless Summer 2, mitico film di surf!!! Dopo session di surf in tutto il Lazio e migliaia di onde sono arrivati i primi viaggi… Biarritz con gli amici, il Portogallo, in cui vivevo 3 mesi d’estate lavorando, fuggendo dall’Italia una volta finiti gli esami, poi Spagna, Marocco, California, Costa Rica, Sud Africa, Indonesia, Sri Lanka… e che mi hanno permesso di conoscere sempre di più il mare, le onde, le persone e la cultura di ognuno… e che, proprio grazie a questo, oggi riesco ad guidare ognuno nel comprendere il surf, con la passione che mai mi ha abbandonato.

L’idea di onde infinite e uniche in giro per il mondo ha sempre acceso la mia voglia di vedere il mondo, per scoprire nuovi surf spot, per conoscere le persone che li vivono quotidianamente e l’ambiente socio-culturale che li circonda. Mi piace molto la musica… da ballare… da suonare… i generi che mi piacciono sono: rocksteady, raggae, dub, roots, blues, afro, ambient.

Nove anni fa un mio amico mi informò della possibilità di partecipare al corso per Istruttori di Surf I.S.A. (International Surfing Association) in collaborazione con Surfing Australia… Quella possibilità ora è una realtà che guida e insegna a tanti surfisti ogni anno… con un metodo unico sviluppato con i propri allievi di anno in anno… Adesso quell’amico è sempre più al mio fianco, “fratello Gemello” di surf, che si stia su un’onda o durante una lezione. Ogni anno che trascorro come istruttore di surf capisco quanto è importante per me insegnare ciò in cui credo, che mi anima ogni giorno e che mi rende migliore, il surf.

Il surf è preparazione atletica, concentrazione, fiducia in se stessi, saper vivere il presente con le proprie forse e riscoprirsi immenso, come il mare. Premette di vedere i propri limiti, nel pensiero prima di tutto, di rapportarsi con l’ambiente che ci circonda, avendo consapevolezza che senza armonia e passione in ogni istante presente ogni momento non sarà mai speciale… Questo è ciò che insegno, e ciò che imparo e maturo di anno in anno, con ogni allievo e ogni volta che qualcuno mi rende interprete del suo bisogno di migliorarsi.

Francesco

Istruttore L2 International Surfing FISW CONI, preparatore atletico, giudice di gara shortboard & longboard, assistente al salvamento, coach certificato atleti professionisti.

…Longboard o Short, in muta o a-petto, l’importante è prendersi una pausa riflessiva durante la giornata per pensare alle vere essenze della vita; il surf per me è una buona scusa per farlo…

Mi chiamo Francesco, ma tutti gli amici sinceri mi chiamano Kekko.
Iniziai a chiedermi se in Italia fosse possibile la pratica del surf oramai 24 anni fa, durante una torrida e noiosa estate ad Ostia e in men che non si dica mi ritrovai su una tavola cortissima (6′ 00”) sugli schiumoni a fare la foca sotto gli occhi stupiti dei frequentatori del pontile: non se ne vedevano molti di surfisti a quel tempo. Da quel primo momento, dalle prime onde su cui goffo rincorrevo i miei primi metri di surf, incredulo di riuscirci, capii che non avrei mai abbandonato questo sport.

Oggi, grazie a tutte le esperienze che mi porto dentro in anni di surf, sempre più vive da quando scelsi di prendere brevetto per istruttori International Surfing (I.S.A.), vi dico che non c’è esperienza più vera, fra delusioni e successi, fra “insaccate o manovre ben riuscite” di quella che vivi attraverso il mare, grazie alle onde. Quando iniziai non esistevano scuole di surf… ovviamente ci misi molto più tempo ad imparare… ma proprio questo mi ha permesso di rimanere critico, obiettivo con me stesso e i progressi che facevo, session dopo session, viaggio dopo viaggio… vero, i viaggi… all’epoca, e anche in parte tutt’oggi, proprio per la mancanza di scuole, l’unico modo per imparare era viaggiare, inseguire le onde, stabilirsi per mesi in posti dove surfare, trovando lavori occasionali e vivendo di surf!!! Ricordo il mio primo video di surf, che tanto mi ispirò e mi rese assetato di onde: Black & White con Kelly Slater. Questo è ciò che mi ha portato ad insegnare, a trasmettere a tutti grazie al metodo ISA di insegnamento, tutta la “cultura di onde” maturata, tutti i progressi consapevoli negli anni, mi permettono oggi di dedicarmi all’insegnamento con la stessa passione di quando imparavo io.

Vivo il mare ogni giorno, ogni istante, ad un passo dalla spiaggia, fuggito dalla caotica ed eterna Roma. Ritrovo, tra un’onda e l’altra, sempre il sorriso spontaneo sul mio viso, che ti fa vedere le cose in modo più sereno e tranquillo.
Durante i mesi invernali e in assenza di onde, fuggo in montagna a cercare di “lippare” qualche parete ghiacciata con lo snowboard, o di surfare qualche onda di neve fresca… niente!! E’ un chiodo fisso!!
Ho vissuto circa un anno alle Canarie, in Spagna dove ho potuto maturare le mie capacità prendendo anche parecchi “schiaffi”…sigh… (da non sottovalutate mai il mare, specialmente all’estero!!!).
I miei numerosi viaggi in Francia, Spagna, Portogallo, Marocco e California sono sempre stati accompagnati da ritmi Reggae e Dub, Rock e Punk Rock… mi danno la carica giusta soprattutto nelle situazioni in cui una muta bagnata diventa un guanto ghiacciato che ti avvolge… in inverno… per l’ultima surfata della giornata, con gli amici di 22 anni di surf, al tramonto!

Fare l’istruttore mi piace parecchio: conoscere i miei allievi e capire singolarmente i loro bisogni e le loro difficoltà, cercando di differenziare gli esercizi per meglio insegnare, è ciò che più mi da soddisfazione e il cui risultato ricerco, alla fine di ogni lezione, in quel sorriso, quasi a dire “ben fatto”.

Un ringraziamento va a tutti i miei allievi, ai miei genitori, ma soprattutto a Simone, amico e fratello, perchè se non fosse per lui io ora non avrei mai realizzato il sogno che oggi si chiama BAREFOOT.

Alessandro

Istruttore L2 International Surfing FISW CONI, assistente al salvamento, coach certificato atleti professionisti.

Il surf è sicuramente una delle attività sportive più antiche del mondo che nasce semplicemente dalla voglia di divertirsi e gioire per ogni attimo passato tra le onde, ma che passo dopo passo porta ognuno a riscoprire se stesso

Ciao mi presento sono Alessandro ma più conosciuto come Poncho.
Ho iniziato fin da piccolo a praticare attività fisica, per superare problemi fisici che avevo… grazie a questa piccola sventura, che mi fece crescere soprattutto di testa, ho iniziato a praticare molti sport, soprattutto acquatici.

Adoro il mare… L’unico luogo dove la pesante forza di gravità perde i suoi appigli su di me… fin da bambino l’ho amato… giocavo ridente con l’amichevole sciabordio delle onde, trascinandomi sulla battigia senza ancora saper gattonare completamente. Vera e profonda luce che ti illumina da chissà quale tempo, il mare… non è forse da lì che sono giunte le prime forme di vita sulla terra?
Credo che l’espressione massima del mare sia nell’onda, carica di una energia primordiale e profonda.
Il mio battesimo nel surf non fu proprio il massimo: un amico mi disse ” è semplice nuoti, ti alzi e vai” in realtà non è proprio così. Da autodidatta ho rischiato molto e speso un sacco di tempo prima di scoprire la gioia e la soddisfazione interiore che solo surfare le onde ti da. Nel 2000 ho aperto un surf shop in Sardegna, a Carloforte ed una scuola di surf, nel 2010 ho acquisito il brevetto di istruttore di surf I.S.A.

Amo insegnare e capire le problematiche che ognuno di noi ha, superare insieme piccoli ostacoli con divertimento e soddisfazione, nella condivisione di uno sport che può solo cambiarti la vita in meglio.
Mi considero un waterman, amo il Surf, il Windsurf, il Sup, l’ apnea e la barca a vela. Lo snowboard ed il motocross sono altre mie passioni, soprattutto lo snowboard mi ha dato tanto a livello agonistico, di organizzazione di eventi e per aver fondato e gestito lo Snowpark che è ancora presente ad Ovindoli in Abruzzo. Il Surf comunque è l’attività che più ha segnato la mia vita, diventando parte integrante del mio io, della mia passione, nel contatto con la natura, nel condividere con altri surfisti le forti emozioni vissute, nei viaggi alla scoperta di nuovi surf spot e nuove culture, nel vivere in base al ritmo del mare, le maree, le mareggiate; dentro me, abbracciando il mare, trovo spesso il modo di meditare, di contemplare quanta profonda armonia lega tutto in natura e che ogni cosa sia al di qua dell’orizzonte abbia una comune essenza ed equilibrio da rispettare. La musica accompagna la mia esistenza, plasma i miei umori, schiarisce i miei pensieri… il mio compagno di suoni preferito è l’Ukulele.

Lorenzo

Istruttore L1 International Surfing FISW CONI, assistente al salvamento

Stare in acqua, combattere e divertirmi con le onde, faticare, sorridere.

La mia passione per il surf è nata nell’ormai lontano 1998 quando un amico che aveva appena cominciato mi fece provare l’ebrezza delle prime onde con un mare in tempesta verso la fine dell’estate.
Stare in acqua, combattere e divertirmi con le onde, faticare, sorridere.
Il mio innato amore per il mare ora aveva finalmente trovato il suo orientamento dando anche espressione alla ricerca dell’avventura e del senso di libertà.
Non sapevo bene cosa stavo facendo e come si facesse ma mi aveva preso così profondamente che volevo solo andare al mare ad affrontare le onde e non mi curavo assolutamente dei tanti insuccessi iniziali. L’apprendimento fu infatti molto difficile e lento in quanto entravo con attrezzatura sbagliata (il primo anno “surfavo” con una tavola 5.11 e una muta da sub!!) e senza nozioni alcune sulla tecnica corretta, cosa che ha viziato alquanto il mio surf dei primi anni e mi ha fatto faticare tanto per correggermi.
Ma la passione era tanta e durante il periodo universitario andavo al mare il più possibile, intraprendendo inoltre una serie di viaggi con permanenze anche lunghe sugli oceani che mi ha portato ad un grande approfondimento di questa disciplina: Sardegna, Francia, Spagna, Portogallo, Indonesia, Filippine, isole Azzorre e Canarie.
Proprio sull’isola di Fuerteventura, dove ho passato gli ultimi 4 inverni, e grazie al contatto con surfisti di alto livello, ho avuto modo di rivedere in profondità il surf sotto tutti gli aspetti. Dalle metodologie di allenamento, passando attraverso le dinamiche di meccanica articolare delle manovre, fino all’affinamento della lettura dell’onda e allo studio dell’attrezzatura appropriata alle diverse condizioni.
La passione per questo sport e l’approfondimento di tutti questi aspetti hanno pian piano sviluppato in me il desiderio di comunicarlo attraverso una metodologia che sia efficiente ed eviti il passaggio attraverso quei vizi poi così difficili da estirpare affinché gli allievi possano apprendere il più velocemente possibile divertendosi da subito senza faticare troppo.

Quindi cosa aspettate!?!
Venite ad allenarvi con noi e vedrete!!

Linda

Istruttrice L1 International Surfing FISW CONI, assistente al salvamento

The ocean breaks barriers – le forze della natura sono più forti di qualsiasi costrutto umano, nazione, o confine; è così che diverse culture si ritrovano insieme … nella piena celebrazione della natura.

Ciao a tutti sono Linda, una romana cittadina del mondo.

Fin da bambina sono sempre stata attratta dall’acqua e sin dall’infanzia sono stata una nuotatrice accanita. A 23 anni inizio il mio percorso come surfista a Ladispoli con il team della Barefoot Surf School, che mi ha accompagnata tra le mie prime onde in una giornata di sole. Mi sono sentita subito a casa in mezzo a quelle spume bianche e l’euforia di quel momento è durata settimane!

In quel momento ancora non sapevo che il surf mi avrebbe rapita senza più lasciarmi. Il surf ha avvolto ogni aspetto della mia vita; alla nascita di questa passione ero ancora alle prese con la sfida universitaria, ma il surf non toglie… dona. Con questa spinta in più ho lavorato ancora più duramente per entrare in un programma di studi in California, per poter unire piacere e dovere. E così possiamo dire che è diventato ufficiale… da quando sono salita su una tavola, come molti surfisti sanno bene, tutto il mio mondo ha iniziato a girare alla ricerca di onde. Poi è stata la volta del Messico, del Costa Rica, del Nicaragua, della Nuova Zelanda, della Polinesia Francese e via così!

Continuando su questo filone… la mia tesi magistrale non poteva non essere collegata al surf ed è diventata il frutto di sei mesi di studio e surf in Italia. Durante questo periodo ho avuto l’opportunità di incontrare persone fantastiche nel mondo del surf: surfisti professionisti e amatoriali, istruttori, brand designers e shapers. La ricerca si è basata sul provare a capire come ognuno vivesse nella sua unicità questo sport ed è stato bellissimo accorgersi come il surf penetra nelle viscere fino a diventare essenza di ciò che siamo e sentiamo. Anche in questo contesto la Barefoot Surf School è ritornata a essere uno dei miei punti di riferimento con il mitico Simone ufficialmente intervistato.

Ad ispirare la mia tesi è stato il documentario Fish People (che super consiglio di guardare!) e che racconta la vita di 5 persone legate al mare tra cui anche il surfista Dave Rastovich. Lui racconta la sua visione del surf come libera espressione e come gioco costruttivo e vorrei condividere con voi alcune delle sue parole che mi hanno più colpito: “I really feel like surfing is meaningful play. It is this feeling of it being kind of pointless but every time something challenging in my life has happened, it soothed pains that are really real […] it is not just this silly thing we go do. It is more meaningful than that”.

Attraverso queste parole, ho realizzato che il motivo per cui non riesco a staccarmi dalle onde è la gioia intrinseca nel gioco costruttivo presente nel surf.
Un gioco che va oltre quello che potrebbe sembrare un divertimento fine a se stesso, che stimola la crescita di ciascuno di noi, tramite il legame con la natura circostante e la conoscenza di noi stessi e dei nostri compagni di avventura.

Diventare una istruttrice di surf si è rivelato il passo successivo per condividere questa gioia… Capire cosa spinge ogni singolo allievo a entrare in acqua e mettersi in gioco è la ricerca in cui credo per poter fare al meglio questo lavoro. In altre parole adesso è il turno di imparare da chi ha tanta voglia di imparare a sua volta!

Chiedilo agli istruttori…

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